Sebastião Salgado
Amazônia
Fabbrica del Vapore
Milano
di Edoardo Pilutti
Il 50% del territorio dell’Amazzonia è protetto dalle leggi del Brasile, che è una repubblica presidenziale federale, fondata con la Costituzione del 1988, la settima nella storia del paese e la prima dal ritorno alla democrazia (dopo il periodo della dittatura militare tra il 1964 e il 1984).
Purtroppo, la passata Presidenza retta da Jair Bolsonaro, uomo politico di formazione militare, attento a vantaggi economici e profitti finanziari per imprenditori ed industriali, ha aperto una ferita enorme in un territorio vastissimo e molto importante per l’equilibrio ambientale di tutto il mondo.
Più di 200 tribù con 200 culture diverse e 200 differenti lingue convivono in modo mirabilmente equilibrato e raffinato nella foresta amazzonica (costituita da circa 16.000 specie di alberi e innumerevoli altre specie botaniche, fra cui molte piante dalle eccezionali proprietà medicinali), rappresentando ancora oggi la preistoria dell’umanità. E le foreste, i fiumi ed i laghi, contribuiscono in grande misura alla produzione di ossigeno ed all’equilibrio termico di tutto il globo terracqueo.

Lelia Wanick Salgado, curatrice di questa mostra, ha voluto ricreare alla Fabbrica del Vapore un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta, immerso sia nella sua vegetazione rigogliosa, sia nella vita delle popolazioni native.
Il percorso espositivo è arricchito da un insieme di suoni raccolti e composti appositamente da Jean Michel Jarre, come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, e il fragore delle cascate.
In una delle due sale di proiezione, il poema sinfonico “Erosao. Origem do Rio Amazonas” del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos accompagna lo scorrere di immagini boschive riprese da Sebastiao Salgado.

Ma il grande fotografo non si è limitato soltanto a scattare spettacolari fotografie dell’Amazzonia e delle tribù che vi si trovano. Assieme alla moglie Lelia Deluiz Wanick ha realizzato il progetto di far rinascere la rigogliosa foresta che più di sessant’anni fa ricopriva il terreno della fattoria Bulcao, che in passato era appartenuta alla stessa famiglia Salgado, ma che poi, passata di proprietà, era stata devastata e degradata senza alcun rispetto ecologico.

I coniugi Salgado hanno fondato nel 1998 l’Instituto Terra, che ha lo scopo di far sopravvivere e proliferare le specie native di quella regione, il bacino di drenaggio della Valle del Rio Doce, situato nello stato brasiliano di Minas Gerais.
Finora sono stati piantati quasi due milioni e 400.000 alberi che a loro volta hanno prodotto più di sei milioni di piccole piante in crescita, appartenenti a 300 specie diverse. Questa iniziativa, ora riconosciuta anche dalle Nazioni Unite, ha comportato il ritorno nel loro ambiente naturale da parte di un gran numero di uccelli, mammiferi, rettili e anfibi.
La riforestazione sta anche facendo rinascere fonti e corsi d’acqua che stavano per prosciugarsi: sono oltre 2.000 le sorgenti ripristinate e protette nella Valle del Rio Doce, con grande beneficio di migliaia di famiglie abitanti in 34 comuni della regione. Il progetto prevede di salvaguardarne ancora oltre 300.000.
Sebastiao Salgado (1944, Minas Gerais, Brasile) vive a Parigi. Dopo gli studi di economia ha iniziato la carriera di fotografo nel 1973 a Parigi, lavorando con varie agenzie fino al 1994, quando insieme alla moglie Lelia Wanick ha fondato Amazonas Images, una società dedicata esclusivamente ai suoi progetti.

Per effettuare le sue riprese fotografiche ha viaggiato in più di cento paesi nei vari continenti. Numerose sono le sue pubblicazioni sulla stampa internazionale, e i suoi libri, fra cui ricordiamo “Altre Americhe”, 1986, “Un incerto stato di grazia”, 1990; “Africa”, 2007; “Genesis”, 2013; “Profumo di sogno”, 2015.
Salgado è Goodwill Ambassador dell’UNICEF, ed è stato nominato membro onorario della Academy of Arts and Sciences statunitense.
Ha inoltre ricevuto numerosi premi e riconoscimenti come il Grand Prix National (Ministero della Cultura, Francia), il premio Principe de Asturias per le arti (Spagna), e la Medaglia della Presidenza della Repubblica Italiana. È stato nominato Comendador da Ordem do Rio Branco (Brasile).

Nel 2016 la Francia lo ha nominato Chevalier de la Légion d’Honneur. Nel 2019 è stato eletto Foreign Honorary Member della American Academy of Arts and Letters di New York e si è aggiudicato il Premio Iternazionale per la Pace degli editori tedeschi. Nel 2021 ha ricevuto il titolo di Honorary Doctor of Arts dell’Università di Harvard (U. S. A.) ed è stato insignito del Premium imperiale della Japan Art Association.
fotografie di Edoardo Pilutti
edoardo.pilutti@gmail.com
Sebastião Salgado
Amazônia
12 maggio – 19 novembre 2023
Milano, Fabbrica del Vapore
Via Procaccini, 4
tel. +39 339 713 8171
Lunedì, martedì, mercoledì: 10.00 –20.00
giovedì, venerdì, sabato e domenica: 10.00 – 22.00
Orario estivo in vigore nel periodo
dal 16 luglio 2023 al 31 agosto 2023:
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì,
sabato e domenica: 12.00 – 22.00, lunedì chiuso
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Molto bella!