Gallerie a Milano/03

Antonia Jannone Disegni di Architettura

LEGNI CUCITI”

Michele De Lucchi

di Edoardo Pilutti

Ancora per tutto febbraio 2022, presso la galleria Antonia Jannone Disegni di Architettura, sarà in atto “Legni cuciti” la sesta personale di Michele De Lucchi (Ferrara 1951) presso il medesimo spazio espositivo, nel quadro di una collaborazione iniziata nel 2008.

Laureatosi in architettura a Firenze, subito nominato assistente in facoltà, negli anni Settanta in collaborazione con altri fonda il gruppo Cavart, ispirato agli ideali del design radicale.

Negli anni Ottanta Michele De Lucchi a Milano incontra Ettore Sottsass ed entra a far parte del Gruppo Memphis fino al 1987, progettando fino al 2002 per Olivetti, Philips, Siemens, ed altre aziende.

Nel 1990 crea un suo laboratorio sperimentale: Produzione Privata, con l’obiettivo di dare continuità al gruppo Menphis e per produrre oggetti con tecniche artigianali.

Come architetto, durante la sua carriera ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Compasso d’Oro, l’onorificenza di Ufficiale della Repubblica nel 2000 e la laurea ad honorem della Kingston University (Inghilterra) nel 2006.

Dal 2008 Michele De Lucchi insegna alla Facoltà di Design al Politecnico di Milano e dal 2017 al 2018 è stato direttore della rivista Domus fondata da Gio Ponti.

Dal 2019 guida Amdl Circle, uno studio multiprofessionale con lo scopo di preservare e trasmettere alle future generazioni il suo stile di progettazione. Amdl Circle unisce l’architettura alle scienze umane, con la cooperazione di antropologi, psicologi e altri artisti.

La sua filosofia creativa è bene illustrata dalla sua frase: “C’è spesso troppa distanza tra l’intimo mondo del progetto e il disincantato mondo consumista della produzione, dell’uso e della distruzione. Mi piacerebbe ricaricare gli oggetti di una valenza più ricca di sentimenti e umanità, estirpando l’indifferenza dello standardizzato prodotto di massa.”

Tra tutti i progetti architettonici da lui realizzati in Europa e in Asia, ricordiamo l’UniCredit Pavilion (ora acquisito dall’IBM), il grande auditorium e spazio espositivo con struttura esterna lignea, in piazza Gae Aulenti a Milano.

Se gli si chiede come e da dove nascano le sue idee, risponde: “Le mie ispirazioni più grandi arrivano dalle combinazioni più strane e inaspettate di diverse posizioni culturali, tecniche, scientifiche e artistiche. Il mondo è sempre più un grande brodo dove tutto si combina e dove l’abilità consiste nel captare aggregazioni mai prese in considerazione prima.

In mostra sono presenti una trentina tra sculture inedite e produzioni grafiche, fatte nascere dall’osservazione del modo con cui le popolazioni Inuit dell’Artico continuano per tradizione a costruire le loro canoe, cucendo tra loro parti in legno e pelli.

Abbandonando la consueta pratica artigianale di piallare e incollare il materiale con perfetti incastri, De Lucchi rifugge dalla perfezione dell’uniformità: le composizioni che ne derivano sono costituite da elementi non omogenei, ma che evidenziano una originale armonia, una sorprendente solidità non priva di simmetria.

Parrebbe esserci addirittura qualcosa di solenne, una sorta di aura di sacralità in queste architetture in legno cucito con il filo di ferro, che “…portano con sé un’estetica imperfetta che mi ricorda gli edifici antichi, costruiti con tecniche artigianali che sempre esprimeranno la felicità del fare”, conclude l’artista.

fotografie di Edoardo Pilutti    edoardo.pilutti@gmail.com

MICHELE DE LUCCHI
LEGNI CUCITI
Antonia Jannone Disegni di Architettura corso Garibaldi, 125       Milano

dal 30 novembre 2021 al 26 febbraio 2022
lunedì – sabato 15:30 – 19:30, la mattina su appuntamento
tel. 02 29002930  www.antoniajannone.it  

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