TRACCE URBANE
Stefano Gavazzi
Mi chiamo Stefano Gavazzi, classe 1981, vivo e lavoro come ingegnere elettronico nella provincia di Bergamo. Durante i miei studi al Politecnico di Milano acquisto per curiosità la mia prima macchina fotografica, e inizio a formarmi da autodidatta, rendendomi presto conto che la fotografia e l’arte visiva in generale producono in me un senso di benessere e mi aiutano a superare alcuni momenti difficili della mia vita.

Nel corso degli anni partecipo ad alcune esposizioni collettive nella provincia di Bergamo; nel corso del 2021 espongo alcune mie opere in due gallerie d’arte a Bellagio e a Milano.
Mi piace sperimentare varie tecniche prestate soprattutto dall’arte contemporanea, come la fotografia mossa, sfocata, la fotografia di schermi televisivi, la pittura acrilica sulle stampe fotografiche.
Generalmente però tutte queste foto nascono dall’amore nei confronti della fotografia di strada: è affascinante girare per le città con la macchina fotografica in mano, inquadrare e scattare appena l’occhio e il cervello percepiscono un’emozione che può essere data da una scena di vita quotidiana, da un’architettura, da un mozzicone di sigaretta per terra, da “Tracce urbane”.

Proprio quest’ultimo è il filo conduttore di questa serie di fotografie che cercano di cogliere le tracce che si trovano nelle nostre città: scarabocchi sui muri, opere di street art, messaggi d’amore, segnali stradali.
Con questa serie voglio dimostrare che tutte queste tracce che sono sotto i nostri occhi ogni giorno, e che spesso non notiamo nemmeno più, hanno tutte la medesima importanza e possono avere tutte la loro bellezza: uno scarabocchio sul muro può generare la stessa bellezza nell’occhio del fotografo tanto quanto una meravigliosa opera di street art.








