PAOLA TURRA/01
Le Venezie sognate e altri silenzi

Paola Turra nasce a Venezia dove vive e lavora. Agli inizi degli anni ’90, nella sua città, segue i corsi di disegno e pittura del Maestro Francesco De Notaristefani, dal 1995 al 1997 si iscrive alla Scuola Libera del Nudo dell’Accademia di Belle Arti di Venezia ed inizia la sua attività espositiva, parallelamente frequenta lo studio del Maestro Dorino Cioffi e rafforza la sua formazione pittorica con le lezioni del Maestro Miro Romagna.
Ha tenuto mostre personali e numerose sono le sue partecipazioni ad esposizioni nazionali, sue opere sono presenti in collezioni private sia in Italia che all’estero, molte sono le pubblicazioni in cataloghi del settore. Dal 2019 è presidente dell’Associazione Culturale Le Colonete di Venezia. L’Associazione che da più di quarant’anni, organizza mostre negli spazi di “rio terà de le colone” nella Contrada dei Dai de le Pignate e dei Farai vicino a Piazza S. Marco ed ha, come fine, la promozione, la divulgazione, lo sviluppo e la difesa di ogni forma d’Arte. Da Novembre 2021 fa parte di Atelier Contemporanei Venezia Arte.
Nei suoi quadri si coglie di primo impatto la sensibilità intensa per il colore, più deciso e forte nella più recente produzione dedicata alle nature morte. Il fascino incisivo della forma, e quindi dell’oggetto quotidiano, ci offre un temperamento brillante, curioso. Per la pittrice veneziana la ricerca della bellezza vitale delle cose diventa trasposizione delle proprie emozioni riposte. Una prorompente sensazione di colore, visto come sfogo espressivo delle proprie sensazioni, si unisce alla vivacità segnica e compositiva. La mano scivola leggera e briosa tracciando le morbide fattezze di una natura morta, la vivacità cromatica di un vaso di fiori, le sagome indefinite di uno scorcio lagunare. Ovunque si percepisce un’energia di fondo, una sensazione tangibile di partecipazione ai moti dell’anima come se la pittura diventasse simbolo naturale di libertà, espressione lontana da condizionamenti e regole. Tutto obbedisce ad una misura sensoriale riferita all’emozione ed al sentimento.
Gabriella Niero

L’opera di Paola Turra si sviluppa in relazione al vissuto quotidiano, alle sensazioni e alle percezioni derivate dai diversi motivi e soggetti. Famosa è le serie dei fiori, delle nature morte e delle Venezie, in cui le leggere sovrapposizioni e le fusioni cromatiche stemperano le forme.
In particolare gli scorci e le facciate dei palazzi veneziani rappresentano la singolare visione della città tanto amata dell’artista, in cui l’antico splendore “gotico-bizantino” sembra dissolversi nell’atmosfera surreale e nebbiosa.
Il disegno delle architetture con i porticati, le arcate e le caratteristiche bifore spesso emerge grazie all’accurata contrapposizione di luci e di ombre. Le facciate perdono i loro volumi e divengono leggere superfici piane scandite dal ritmico susseguirsi delle aperture, segnate dal gioco vivace delle luci dorate o dalla silenziosa oscurità degli interni.

Le architetture di Piazza San Marco, le Procuratie, la Ca’ Doro e altri palazzi avvolti dall’atmosfera nebbiosa sembrano sospesi sulla superficie dell’acqua senza riflessi. Le leggere stesure cromatiche si fondono creando delicati passaggi tonali, sfumando i contorni e restituendo un’immagine indefinita nella quale solo alcuni particolari vengono “messi a fuoco”.
Emerge una Venezia silenziosa, completamente svuotata dalle masse di turisti che affollano le calli e lontana dall’incessante movimento della vita odierna animata dagli innumerevoli eventi. È una città deserta e surreale dall’atmosfera malinconica e “romantica” che sembra svanire lentamente nel ricordo di un lontano e irripetibile passato.
Nell’incessante processo di trasformazione della realtà contemporanea, le opere di Paola Turra colgono il valore esistenziale della memoria del luogo, superando la contrapposizione tra presente e passato in una dimensione senza tempo.
Roberta Gubitosi
Mostra Collettiva a Cà Sugana – Treviso 2018

“…con un senso esistenziale di precarietà, evidenziato anche nei supporti di cartone d’imballaggio, la giovane pittrice veneziana si volge verso una comunicatività forte, persino aspra, di radice espressionistica. La natura morta con le due banane è un atto di coraggio non solo pittorico, che sorpassa l’esercizio realistico su cui altre opere si basano”.
Paolo Rizzi
Centro d’Arte “G.B. Tiepolo” Udine – Novembre 1998
La pittrice supera a volte il dato realistico con forme, colori, inserimenti che rendono l’immagine più realistica, rudemente realistica, sia attraverso il riferimento, sia con la costruzione volumetrica, sia con una sua autonomia compositiva.
Giulio Gasparotti
La pittrice veneziana, con spunto espressionistico, ricerca coraggiosamente modalità forti capaci di comunicare la fragilità dell’essere, anche con l’uso di supporti ricavati da materiali da imballaggio.
Francesco Valma
La pittrice cerca nuove forme espressive, muovendosi anche fuori degli schemi usuali, con audacia.
Laura De Marchi
Ogni suo quadro è uno stato d’animo, il suo è un colorismo succoso e vivace.
Antonietta Adami
Sembra quasi volerci shockare, questa brava pittrice veneziana, con una pittura di matrice espressionista a volte dura e dai tratti insoliti in cui si legge l’insicurezza dell’essere.
da “Il popolo” Novembre 1998

I quadri della Turra non sono solo la rappresentazione della pura imitazione della natura, visto l’armonia che sa creare e che serpeggia nella composizione, interamente in ogni parte della superficie della sua tela.
Le tele sembrano all’inizio prive di colore, che si rivestono successivamente in una gamma di colori che i giochi di luce producono in certi momenti e in determinate ore.
Lo studio dei colori e delle forme sono i mezzi di espressione con cui l’artista realizza i diversi suoi atti creativi, i suoi pensieri, le sue emozioni.
Pittura pittoresca nell’accezione di rappresentare qualcosa di vivace e colorito, capace di suscitare alla vista emozioni estetiche attraverso una spiccata evidenza cromatica come nelle Venezie sognate, dove la luce cade calda, illuminando dolcemente gli oggetti e il paesaggio.
L’artista non contiene il colore entro la linea ma si espande, si sfuma, si impasta portata col pennello libero e fluido sulla tela inerente alla tradizione coloristica veneta.
Le sue opere sanno incuriosire, attrarre, catturando l’attenzione del fruitore.
Assunta Cuozzo
Cà Foscari

Per Paola il quadro, la tela è una specie di diario, noi scriviamo con la penna, lei scrive con i pennelli, con i colori, sopra queste tele lei trasmette tutte le sue sensazioni, i suoi sogni, il suo interesse per la natura.
La tela, come vedete, è completamente dipinta, non lascia spazi vuoti, perché qualsiasi punto della tela per la Paola è fondamentale, non in questa occasione ma ho visto anche dei quadri con i fiori che sono bellissimi, qui invece abbiamo soltanto le Venezie, le Venezie romantiche, ovviamente guardando questi quadri e la maniera con cui sono realizzati vediamo subito un po’ la mano del suo Maestro, lei è stata allieva di Miro Romagna, un mio caro amico e a Cà Foscari abbiamo anche discusso una tesi su questo pittore, quindi lo conosco abbastanza bene però, il quadro di Paola supera un attimo, non che supera il Maestro, ma ha una tecnica, una scelta di colori, una pennellata un po’ diversa, nel senso che lei è più surreale, cerca di rappresentare il soggetto come personaggio della tela, ogni piccolo riferimento, ogni piccolo elemento di queste tele è fondamentale, anche i colori, i colori cercano di dare una luce , una profondità all’opera, ho visto lì che hai riempito con delle farfalle, quindi anche quel colore quel chiaro che sembra dare proprio un senso di luce e di vita al quadro, lo potrei annoverare tra il “Realismo magico”, perché non è che questi quadri trasmettono magia però lei nel suo studiare, nel suo approfondire riesce a renderli magici infatti ci trasmettono una sensibilità, una pace, una serenità guardando questi quadri.
Assunta Cuozzo Presentazione trascritta in occasione della personale “Le Venezie Sognate” avvenuta alla Galleria Le Cornici al Lido di Venezia nel Febbraio 2020.

Partecipa a varie esposizioni organizzate da Associazioni Culturali e Gallerie come:
l’Associazione Culturale “Le Colonete”, Il Circolo Renato Nardi, Venice Art House Gallery, Associazione Culturale di Palazzo Albrizzi, Palazzo Da Mula a Murano, Galleria San Vidal San Zaccaria, Cà Zanardi Venezia, Associazione Artistica Premio Burano, Galleria Arte Arte di Mantova, Mixart di Treviso, Cà Sugana Treviso, Tant’arte Scorzè, Luigi Tito Dolo, Flyer Art Milano, Cà Sagredo Venezia, Galleria di Adolfina De Stefani Visioni Altre in Campo del Ghetto a Venezia, Galleria Il Redentore Giudecca Venezia, Ars in Tempore di Roberta Gubitosi a Gubbio, Galleria Le Cornici di Luigi Sepe al Lido di Venezia, Galleria Sant’Eufemia di Alberto Lo Verso.
Al suo lavoro si sono interessati i critici:
Paolo Rizzi, Giulio Gasparotti, Gabriella Niero, Orfango Campigli, Giorgio Pilla, Piera Piazza, Francesco Valma, Antonietta Adami, Laura De Marchi, Gabriele Romeo, Roberta Gubitosi, Assunta Cuozzo.
Quotidiani e riviste:
Il Gazzettino di Venezia, La Nuova Venezia, Il Gazzettino Illustrato, Arte Cultura, Lo Stiloforo, Quotidiano del Friuli, Gente Veneta, Archivio, Mantova, Il Popolo, Pordenone, Settegiorni in Friuli, Secolo d’Italia, L’Arena, Messaggero Veneto, Il Piccolo.
Riconoscimenti ricevuti:
1996 XI° Premio Nazionale d’Arti Figurative “Ruga Giuffa” – Venezia Premio “Bepi Zanda” per il disegno
1997 XII° Premio Nazionale d’Arti Figurative “Ruga Giuffa” – Venezia. Segnalazione Premio “Cultura Venezia” – Venezia1998 Premio “G.B. Tiepolo” – Udine Segnalazione 1° Progetto “Cucina Insieme” – Venezia Ideazione per un’etichetta di vino. Segnalazione 4° Concorso del Miniquadro Marghera 3° Premio pittura1999 XIV° Premio Nazionale d’Arti Figurative “Ruga Giuffa – Venezia Segnalazione
2015 34° Premio Nazionale di Pittura “Renato Nardi” Segnalazione
2017 3° Classificata 36° Premio Nazionale di Pittura “Renato Nardi”
2018 Selezionata al “Premio Mestre 2018”














Desidero esprimere la mia più viva emozione nel conoscere Paola ed il suo mondo fantastico a colori delicati Femminili di una Venezia onirica . Con lo stesso impegno artistico nel presiedere L ‘Associazione Culturale Le Colonete che mi ha dato la possibilità di esprimermi come autore fotografo