ISTANTI DI UN’ESTASI IMPALPABILE. Vittorio Angini

Tutte le mie opere sono animate da una poetica che mi lega a ricordi e conquiste, nella quale la realtà viene trasfigurata, e il magico, irreale splendore dei colori si perde all’infinito come l’arcobaleno. I miei dipinti appaiono da un moderno sentire: non ansia di aggiornamento o attualità mutevole, come spesso avviene nel nostro mondo veloce, ma piena di consapevolezza d’intenti tesi ad acquisire, tra “realtà e sogno”, un arricchimento di valore espressivo coerentemente orientato verso una sensibilità squisitamente musicale.

BIOGRAFIA

Vittorio Angini vive e lavora ad Arezzo nell’ex Ospizio Francescano di Bagnaia.

Ha partecipato alle attività artistiche di molti gruppi culturali tra i quali: il “Centro Culturale Artistico Aretino”, “Studio 8”, “Bottega d’Arte del Valdarno”, “Associazione Nazionale Artisti Italiani”.

È stato invitato alla rassegna di arti figurative di Siena e a “Bolsena Arte 82”. Tre sue opere fanno parte della mostra itinerante “Mondial 1986”. Angini ha frequentato la Scuola di Oreficeria e Gioielleria della “Uno AErre”, sviluppando capacità artistiche raffinate tali da essere richiesto dalle più importanti aziende orafe aretine e da intraprendere una collaborazione con la Zecca Privata di Roma.

Nel 2007 è stato invitato da Josè Van Roy Dalì, figlio d’arte del famoso pittore catalano, a partecipare alla “Quadriennale d’Arte Contemporanea Leonardo da Vinci”, tenutasi a Roma presso il “Vittoriano”.

Dal 2009 le sue opere fanno parte del progetto artistico “In Mostra con Dalì”e le sue opere sono state esposte presso la “Galleria Tondinelli” a Roma.

Nel 2012 ha partecipato alla “Affordable Art Fair” a Londra e nel 2013 alla “Tuscan Art on Tour” a Chicago e Menasha negli Stati Uniti. Opere dell’artista sono in mostra permanente presso la galleria Borley Twist a Chicago e Hinsdale (USA).

Nel 2014 all’esposizione “Memorie di nature, miti e geometrie” al Chiostro del Bramante-Roma.

Nel 2014 Mostra al Museo Fondazione Luciana Matalon, Milano.

Esposizione permanente Galleria d’arte, LA BOTTEGA, Castellina in Chianti (Si).

Tra spiritualità e colore

La scomposizione delle sue opere è frutto di quella della sua anima, sempre alla ricerca di qualcosa che vada oltre. Nei suoi occhi, come nelle sue tele, c’è una malinconia “viva” che ci attraversa e ci emoziona, trasportandoci in un mondo fantastico e complesso; come lui. Tutta la sua vita è stata una sperimentazione artistica volta alla conoscenza di sé, degli altri e del mondo che lo circonda. Nei suoi colori predomina il giallo della luce divina e della speranza.

Una consapevolezza del sé ottenuta mediante la sperimentazione artistica come strumento di conoscenza, come atto di autoriflessione, attraverso l’indagine del proprio vissuto, in costante tensione con l’esterno, quasi volesse far emergere quel tripudio di emozioni che tiene nelle stanze della sua anima.

Olimpia Bruni

http://www.vittorioangini.it

Tutte le opere sono realizzate con tecnica della spatola

Pittura

4 Comments Lascia un commento

  1. La tecnica a spatola mi piace moltissimo e Vittorio Angini è un vero maestro. Le sue opere sono ricche di emozioni e di immagini, che, anche se vagamente informali, ognuno di noi può riconoscere e apprezzare, in quanto poetici scorci di vita quotidiana.

  2. Veramente originali, trasmettono emozioni e coinvolgono visivamente e emotivamente. I colori ti avvolgono e ti fanno partecipe. I miei complimenti! Rosy

Ciao, lascia un commento, grazie.