WUNDERKAMMER | ALIMENT – ARTE

a cura di Adolfina de Stefani e con la collaborazione di Beatrice Vassanelli

Sabato 6 marzo 2021 alle ore 16.00 la galleria VISIONI ALTRE presenta WUNDERKAMMER | Aliment-ARTE appuntamento espositivo incentrato sui linguaggi artistici della contemporaneità.

In un contesto caratterizzato da divergenze politiche sempre più ampie e da disuguaglianze economiche sempre maggiori, gli artisti sono stati invitati ad immaginare degli spazi nei quali possiamo vivere generosamente insieme come esseri umani che, malgrado la crescente individualità, desiderano connettersi tra loro e con le altre specie nello spazio digitale e in quello reale; insieme come nuove famiglie in cerca di spazi abitativi più diversificati e dignitosi; insieme come comunità emergenti che esigono equità, inclusione e identità spaziale; insieme trascendendo i confini politici per immaginare nuove geografie associative; insieme come pianeta intento ad affrontare delle crisi che richiedono un’azione globale affinché possiamo continuare a vivere”.

L’artista è posto di fronte ad una rinnovata responsabilità: quella dell’uomo, il suo rapporto con la natura, con l’ambiente, con la società che mai come in questo momento particolare il mondo intero sta vivendo.

L’evento espositivo ALIMENT – ART che dal 6 al 28 marzo 2021, vogliono rappresentare e divenire il luogo-contenitore nel quale raccogliere e mostrare al pubblico le produzioni artistiche più recenti di gruppi eterogenei di artisti, ciascuno presente in mostra con pochi e selezionati lavori e posto in dialogo diretto con i linguaggi degli altri artisti.

Il giorno 20 marzo alle ore 16.00 Nicola Bertoglio svelerà l’origine, fino ad oggi segreta, del fumetto d’artista “Boy/Toy -1”. Ci saranno rivelazioni inedite, una “non performance” a sorpresa e un colpo di scena finale. Tutto dal vivo e a colori.

WUNDERKAMMER | Aliment – ARTE 6 – 28 marzo 2021 ARTISTI PRESENTI:

Greta Boato | Marino Marinoni | Patrizia Nicolini | Mauro Pinotti | Alessandro Scalabrini | Davide Tramontin a confronto con i nuovi associati:

Andreina Argiolas | Wanda Benatti | Nicola Bertoglio | Mirta Caccaro | La Chigi Chiara Coltro | Daniele Cuoghi | Silvia Favaretto | DaDiL (Daniele di Liddo) Ombretta Gazzola | Leona K.| Elisabetta Marchese | Anja Mattila – Tolvanen Enrico Minato | Michela Montrasio | Andrea Pozza | Veronique Pozzi Painé| Laura

Rambelli | Sabina Romanin | Imerio Rovelli | Claudio Scaranari | Marilena Simionato

Ekaterina Sivertseva | Lucia Spagnuolo | Carlo Vercelli | Alessandro Zanini |

Con l’occasione viene presentata l’opera dell’artista Zhang Xin segnalato con menzione migliore artista scultore straniero nel progetto di WINTER PRIZE indetto dalla L’Associazione Culturale Internazionale Atelier 3+10 con sede a Mestre – Venezia

Greta Boato: “La terre vue du ciel” «Testimoniare la bellezza del mondo e tentare di proteggere la Terra» Yann Arthus-Bertrand

I dipinti della serie La terre vue du ciel prendono ispirazione dalla fotografie raccolte nel libro omonimo pubblicato dal regista e fotografo ambientalista Yann Arthus – Bertrand. Immagini che appaiono come composizioni astratte e che invece ritraggono la realtà articolata e composita del pianeta: continenti, oceani, deserti, foreste, ghiacciai, laghi. Correnti acquatiche si fondono in turbini di colori, geometrie precise disegnano i suoli in alternanze di toni cromatici, confini naturali delineano forme, fiumi e terre si compenetrano, entrando le une nelle altre come pigmenti densi che fluiscono.

Marino Marinoni | Il suo cromatismo esplodente accompagna il visitatore in un mondo straripante di informazioni che coinvolge non solo la visione ma lo spirito e l’interiorità. La sua pittura non è casuale ma il frutto di una ricerca continua che da un esordio figurativo piano piano si è fatta sempre più astratta e libera da regole accademiche.

Patrizia Nicolini | Dipinge quadri ad olio, acrilico e matita ponendo, negli ultimi anni, lo studio del volto e del corpo umano al centro della sua ricerca artistica, una ricerca che si spinge oltre il neoespressionismo, arrivando a toccare la dissolvenza della figura, in una muta lotta perenne per la sopravvivenza. Oltre che di pittura si occupa anche di fumetto d’arte digitale, video arte e di new media art.

Mauro Pinotti si ispira ai paesaggi urbani con i suoi piccoli agglomerati in ferro e cemento, isolate metropoli tanto futuristiche quanto attuali.

Alessandro Scalabrini | presenta tre opere “Degree of Separation” “World’s Aromas” “Free Belonging” Le opere sono di stampo assolutamente contemporaneo, lavorate con tecnica mista come ad esempio ritagli di giornali, fotografie e un imprimente utilizzo della biro che realizza collage in cui parole e immagini si intersecano generando un conflitto di idee che danno vita a universi altri, e che nell’alternanza tra provocazione e umorismo attraverso la loro struttura circolare infrangono idealmente la linea del tempo per trasformarsi, proprio come suggerisce lo stesso artista, in attimi che passano davanti alla nostra visuale per poi spostarsi evocando l’impercorribilità di un tempo infinito che inesorabilmente ci sfugge.

Davide Tramontin | Deformazione della visione o visione deformante attraverso gli infiniti gesti con colori ad alio stesi a spatola che attraversano i volti dei personaggi colti dalla nostra storia quotidiana o trasformati nel desiderio di affermare un’anima inquieta.

Nuovi Associati a confronto:

Andreina Argiolas | L’artista analizza la poesia “Animula vagula blandula” dell’imperatore Adriano proponendo un lavoro intitolato “Anime” dove descrive in maniera dettagliata quello che intende rappresentare. (Ancora una volta l’artista condizionata dal periodo storico sceglie un argomento riguardante il trapasso tra la vita e la morte).

“Piccole anime smarrite e soavi, compagne e ospiti di corpi, ora Vi apprestate a scendere in luoghi incolori, ardui e spogli dove non avrete più gli svaghi consueti”

Wanda Benatti | “Ho visto l’emergere di nuovi segni e di nuove visioni. Superfici che modificando la loro tessitura lasciano affiorare dal Vuoto ciò che appartiene ad un’altra realtà, quella alimentata dalle nostre energie più sottili e più nascoste. Equilibri improvvisi in contrappunti imprevedibili… ed ciò che l’attimo ha concesso loro, ordinando in maniera perfetta quello che la mente inconsciamente ha già elaborato. Nell’amore per l’Incognita e per il Vuoto inseguo la Bellezza e la magia delle non forme”.

Nicola Bertoglio | Il libro d’arte “Boy/Toy -1”, creato nel 2017, è una estensione su tavole a fumetti del progetto fotografico “Boy/Toy” di Nicola Bertoglio iniziato nel 2014. L’illustratore Fabiano Caputo ha avuto il compito di disegnare quattro storie, di altrettanti autori, spaziando dalla fantascienza, alla satira sociale e all’analisi introspettiva, usando per ciascuna uno stile grafico differente. Il fumetto è stato stampato in sole 40 copie delle dimensioni di 21x21cm firmate da Caputo e Bertoglio.

Il giorno 20 marzo Nicola Bertoglio svelerà l’origine, fino ad oggi segreta, del fumetto d’artista “Boy/Toy -1”. Ci saranno rivelazioni inedite, una “non performance” a sorpresa e un colpo di scena finale. Tutto dal vivo e a colori.

Non mancate!

Mirta Caccaro | Trame, spazi piatti dove il colore diventa forma e perde la sua funzione descrittiva. Le figure semplificate bidimensionali occupano la superficie sostenute dall’energia del segno stilizzato, scorrevole, costante ed autonomo, privo di flessioni, preciso nella forza dei contorni. Al colore non resta che campire appiattito nelle superfici ritagliate. Segni neri scivolano sull’intera superficie con un’energia costante e la percorrono dando luogo ad uno sfondo da moti lineari, sciolti e snodati.

Daniele Cuoghi | ALL YOU CAN EAT: Tutto ciò che non vorresti mangiare ma che l’inquinamento ti costringe a tua, ormai non più insaputa, volontà.

Una riflessione su cosa ancora siamo costretti ad ingerire: Sostanze chimiche per lo più destinate al profitto economico e non alla salute dell’umanità.

La Chigi | Eva. Tentazione. Me-la mangio? (titolo)

La Chigi ha messo in discussione il concetto di casa e come vivevano le persone durante il periodo della quarantena.

L’artista si interroga sulla funzione della casa, sente che è avvenuto un cambiamento. Il Virus cambia per sempre il nostro concetto di casa.

Ci propone situazioni surreali e fantasiose, conducendoci in un mondo, forse ideale, che ci dona leggerezza. Ci porta nel suo micromondo che richiama i mondi onirici di Fellini, forse suggerendo che la felicità è sempre più spesso nelle piccole cose.

Chiara Coltro | Comincio con la preparazione del supporto, mi piace corposo, materico, spesso e allo stesso tempo fragile. Il lavoro è lento, frutto di fasi successive, stratificazioni che devono essere lasciate asciugare e sedimentate interiormente. Ogni passaggio nasce dalla ricerca di un equilibrio compositivo personale. Mi ascolto e cerco un appagamento cromatico e allo stesso tempo di forme e spessori. Ogni lavoro è autentico nel risultato e nel pensiero.

Silvia Favaretto | artista che transita da anni il mondo della parola. Il segno grafico è un ulteriore linguaggio a cui si affaccia in quanto le permette di definire l’impronunciabile. Si dedica principalmente all’illustrazione e al disegno, con incursioni nella calligrafia espressiva, il pastello morbido e l’incisione. Le tematiche che affronto mescolano la figura femminile agli elementi naturali e propone i simboli come mezzo rituale di svisceramento del sé.

DaDiL | “L’artista realizza costruzioni con rottami e oggetti metallici, create da suggestioni surreali e primitiviste.

Nelle sue opere innesca ed introduce con forte sicurezza materiali industriali, dalla ferraglia di recupero ai vari tipi di lamiera.

Le sue sculture sono il risultato di un rinnovamento della scultura per avvicinarla alla vita contemporanea attraverso la scelta dei soggetti grazie ai materiali usati e vissuti. Una diretta derivazione dadaista, ma con un risultato di straordinario esempio di sintesi bidimensionale e tridimensionale.

Ombretta Gazzola | Artista eclettica, sperimenta vari linguaggi e tecniche,

utilizzando spesso la fotografia come strumento costante di ricerca e indagine progettuale; ha partecipato a mostre personali e collettive in Italia e all’estero in spazi pubblici e privati; alcune sue opere sono in collezioni private e musei. Ha partecipato alla Biennale di Venezia e alla mostra di Fotografia Europea di Reggio Emilia. Attualmente dirige la Biblioteca Minnicelli di Rossano promuovendo e curando progetti e iniziative collegate ai contenitori di cultura dei libri d’artista, di mostre fotografiche e pittoriche. Scrive per riviste e altri contenitori culturali.

Leona K. | “Condivisione di uno spazio interiore”

Quale condivisione può essere più autentica e preziosa di quella di uno spazio interiore? Chiunque voglia realizzare miglioramenti significativi nella propria vita e nell’ambiente attorno a sé (qualunque esso sia), necessariamente dovrà agire innanzitutto al proprio interno. Con questa opera condivido una rappresentazione del mio spazio interiore caratterizzato da ottimismo, vibrante energia, vitalità creativa.

Tenendo a mente la legge per cui: come è dentro così sarà anche fuori.

Elisabetta Marchese | artista poliedrica si esprime con il disegno, l’acquerello, il pastello ‘l’acrilico e il collage, presenta “- RI-CORdi – richiamare in cuore “

Carte di vecchi appunti, di prove colore.

Pezzi di lavori “mal riusciti “, pezzi di esperimenti.

Vengono recuperati, ricollocati, riordinati creando di volta in volta nuove armonie. Un gesto d’amore verso il passato, verso momenti bui, non capiti.

Ma non c’è nulla da capire, nulla da giudicare, solo accogliere.

Sono le nostre rughe, sin dai tempi antichi simbolo di saggezza e di pace ritrovata.

Anja Mattila – Tolvanen | L’artista propone un collage con il quale ricordare la realtà che vivevamo precedentemente alla pandemia, prima che ci abituassimo a vedere solo volti coperti da maschere. L’artista esprime il disagio proveniente dalla difficoltà a riconoscere le persone a causa di questi volti coperti, quella sensazione che tutti appaiano come la stessa persona, come se fossimo costantemente circondati da maschere.

Ma con il tempo l’artista ha iniziato a fare attenzione ad altri particolari, la mascherina svanisce lasciando spazio alla persona nella sua totalità, analizza le figure umane nella loro interezza come fossero delle immagini, e soprattutto inizia a guardare negli occhi. Il disagio iniziale non riesce comunque ad essere combattuto da queste considerazioni, perfino la possibilità di guardare le persone negli occhi non basta perché la mascherina rende impossibile l’espressione dei sentimenti.

Enrico Minato | La sua indagine artistica, focalizzata sulla parola e sul libro come opera, sperimenta nuovi rapporti e connessioni col fruitore. La sua attività si può suddividere nelle seguenti categorie: opere bidimensionali e tridimensionali tra cui i libri, installazioni, performance, video, multipli, il tutto sempre accumunato dall’uso del linguaggio verbale come mezzo essenziale della comunicazione visiva.

Michela Montrasio | Artista poliedrica, si esprime attraverso il corpo nella performance e con le arti visive (fotografia, video, pittura, disegno e installazioni). La sua poetica, qualsiasi sia il media usato, tende a ricostruire l’equilibrio tra l’essere umano e l’Universo partendo dall’espressione di contenuti inconsci e dall’elaborazione degli archetipi, di processi della vita biologica e sociale. La sua arte è la via per innescare e portare a manifestazione processi trasformativi del se’.

Andrea Pozza |L’influenza “decadente” che caratterizza i lavori fotografici di Andrea Pozza si riscontra anche nei suoi “collage digitali”, dove interviene ancora una volta distorcendo la realtà e creando immagini ambigue con una forte componente erotica. L’erotismo, infatti, e una presenza costante nei suoi lavori.

Netta la differenza tra fotografia e collage digitale; nel primo caso l’immagine è autentica e priva d’interventi di fotomontaggio, nel secondo caso invece il fotomontaggio è l’elemento chiave dell’opera stessa”.

Veronique Pozzi Paine’ | I suoi lavori non si sono mai espressi in una forma unica, declinandosi negli anni in forme sempre differenti: dai dipinti informali alle fotografie, dalle installazioni site-specific alla Land Art, dai libro d’artista ai gioielli-scultura.

Numerosi anche i progetti di Arte Relazionale, con pratiche artistiche di attiva condivisione (cibo in primis) e performance.

Artista poliedrica, Veronique volutamente rifugge a classificazioni e ci invita ad esplorare un mondo dove il caos trova una sensata organizzazione, in particolare è approfondito il concetto di limite tra realtà e utopia, casualità e causalità.

Laura Rambelli | Le sue opere e performance artistiche riflettono un complesso processo creativo, selvatico, onirico e femminile che raggiunge un ordine grazie anche alle continue pratiche di meditazione e tecniche di yoga.

Addentrarsi nella terra è un modo per prendere contatto con se stessi, anche solo per un attimo: è un momento speciale dove puoi ritrovare la tua terra dentro e fuori. Il respiro, lentamente, prende un ritmo calmo, la mente lascia il posto al cuore, al sentire. Una dolce voce guida in un sonno profondo. La Luna, guardiana del cielo, stilla dall’alto del capo il suo nettare attraversando il nostro corpo

Sabina Romanin | “dalla mia finestra” lo sguardo si perde nelle sinuose linee arabescate delle essenze arboree del mio giardino, balsamo per gli occhi e per la mente.

La sua ricerca artistica è orientata all’arte tessile e include libri d’ artista, poesia visiva, installazioni e azioni performative in Italia e all’estero. La ritrattistica ha assunto un ruolo centrale per l’efficacia nella resa psicologica dei soggetti presentati, ritratti attraverso il ricamo con macchina da cucire.

Imerio Rovelli | Le trame materiche, le textures, le applicazioni che creano legami, gli accumuli del quotidiano e dell’ inn-ova-zione. Gli intrecci infiniti ed indeterminati del reale, del fisiologico e del pensiero interagiscono e confluiscono in considerazioni ed interpretazioni, in inanellamenti, inglobano desideri e pesantezze del vivere e ci conducono in una dolcezza ed in una sofisticata e leggera tras-parenza, che indaga il trascendente e l’effimero, la vita e la morte. La vita dei materiali e delle persone riserva sorprese; sono sempre possibili reinterpretazioni, rinascenze e riabilitazioni. Traspare in ciò, leggero, un certo candore, una trama, una sensibilità viva, che avvolge la mistica in-certezza del nulla.

Claudio Scaranari |”Archeologicamente” è il titolo che l’artista propone affermando che in un futuro non molto lontano non useremo nessun tipo di posate perché la nostra alimentazione sarà data dalla virologia… saremo totalmente vaccinati da non sentire più il profumo dei cibi perché i nuovi virus ci toglieranno il senso dell’humor e Piero Manzoni sarà sempre attuale

Marilena Simionato | L’artista, indotta dalla sua inquieta indole di conoscenza, ha fatto esperienze tecniche che vanno dal restauro, alle arti musive, alle icone bizantine, alla scultura lignea; il tutto finalizzato alla possibilità di acquisire un sempre maggiore bagaglio tecnico in virtù del quale corroborare di espressività ogni funzione creativa.

Ekaterina Sivertseva | Un oggetto dalla serie “Sounds matter” proprio come il gioco di parole di “materia del suono”. Attraverso l’uso di un materiale plasmabile

come l’argilla si aspira a rappresentare il suono come espressione materiale di qualcosa che non è visibile all’occhio umano ma che diviene forma totemica. La serie è nata dallo stimolante incontro conoscitivo con giovani e brillanti musicisti, evoca la centralità dell’esperienza totalizzante della musica e in primis del suono nella loro vita.

Lucia Spagnuolo | L’artista propone un’opera dal tiolo “La cura”, lavoro che si offre come alimento per l’anima in modo da renderla spaziale, in un momento in cui il nostro modo di vivere e le nostre abitudini sono state modificate dalla pandemia che ha mutato anche i nostri gesti, sentimenti e passioni quotidiane.

“La cura” ci proietta in uno spazio simile ad una grande stanza dove arte e luce sono la soluzione di tutti i nostri problemi; queste avvolgono il corpo e lo liberano dal dolore.

Carlo Vercelli |” Uomo Afgano” fa parte della serie nuova “l’essere umano“ di una ricerca condotta 2021. L’opera rappresenta un uomo afgano che cammina tra le macerie della sua città, ma che ha speranza in un futuro migliore, come si evince dallo schiarirsi dei colori che virano sul toni dell’azzurro.

Alessandro Zanini |l’Artista propone la poesia di Paul van Ostaijen (1896 – 1928), maggior poeta di lingua nederlandese della prima metà del Novecento di genere espressionista e Dada, scrittore e Dandy, noto come “Signor 1830”.

Il corpus poetico di van Ostaijen è quasi totalmente inedito in italiano. Ne ha tradotto l’artista Alessandro Zanini le principali raccolte. La mostra è una buona occasione per far conoscere l’Autore tuttora molto amato in Belgio e nei Paesi Bassi (“da grandi e piccini”). La poesia che propone è tratta dalla raccolta “Poesie abbandonate” pubblicata postuma nel 1928.

La mostra, visitabile fino a domenica 28 marzo 2021, è organizzata da VISIONI ALTRE; Apertura e orari: dal mercoledì alla domenica | 11.00 -14.00 / 15.00 – 19.00

Ingresso libero

www.visionialtre.cominfovisionialtre@gmail.com adolfinadestefani@gmail.com

+ 39 349 86 82 155 – 041 5246039

VISIONI ALTRE – Campo del Ghetto Novo 2918 | 30121 VENEZIA

Pittura

5 Comments Lascia un commento

  1. Grazie. Articolo molto interessante. Penso che la mostra curata da Adolfina De Stefani e Beatrice Bassanelli meriti una visita. Da Visioni Altre non si esce delusi.

  2. Sito molto interessante e un sentito ringraziamento per l’ospitalità anche se limitata al solo commento. Daniele Cuoghi

  3. LA GALLERIA È UNA CASA SULL’ALBERO APERTA ALL’INFINITO…UNA SINFONIA CHE AMPLIFICA I SILENZI DEL MONDO

    grazie per l’opportunità e l’ospitalità claudio scaranari

  4. Un particolare ringraziamento per essere riusciti, nonostante i disguidi di spedizione, ad inserire la mia opera in extremis… Complimenti per la selezione delle opere. Se non fossi bloccato dal DPCM sarei venuto di persona per visitare l’esposizione!

Ciao, lascia un commento, grazie.