A tu per tu con gli artisti/1
Intervista a
MAURIZO GABBANA
a cura di Mariateresa Cerretelli

Sperimentatore indefesso, seguace dei geni del passato, da Caravaggio a Tiepolo e studioso dei grandi movimenti, dal Divisionismo al Futurismo alla metafisica di Giorgio de Chirico, Maurizio Gabbana, 64 anni, milanese, traduce la sua profonda osservazione pittorica in diversi progetti fotografici, focalizzati sulle architetture delle città. Le città di giorno e di notte, in bianco e nero e a colori. Come Milano, per esempio, la metropoli per eccellenza.
“È una grandissima città con edifici e palazzi che trasudano forza ed emozione. Quello che ci circonda ci fa capire la nostra essenza. Nelle mie foto non si sono uomini ma i grattacieli e le cattedrali parlano di umanità che ha lavorato nel passato per costruire la nostra storia” spiega l’artista, appassionato di fotografia già da bambino. La sua tecnica è il frutto della sua abilità dinamica, acquisita nel tempo. “Alterno analogico e digitale, scatto manualmente senza il cavalletto, costruisco fotogrammi in sequenza e, secondo l’occasione studio le luci più calde e più fredde ma sono regole che ho inventato io e di volta in volta le metto in pratica”.
I suoi lavori di artista della fotografia sono stati presentati durante diverse manifestazioni tra le quali la Florence Biennale nel 2013, Mia Photo Fair nel 2014, la Biennale di Venezia nel 2015, la Triennale di Roma nelle edizioni del 2014 e del 2017 e il Photofestival di Milano con la personale Movimento Immobile. E, dopo l’esposizione personale alla Triennale Milano, datata 2020 di Infinite Dynamics, Maurizio Gabbana annuncia l’uscita di una monografia intitolata Assenza, Antiga edizioni. Ancora un nuovo atto sperimentale che verrà presentato nell’edizione 2021 del Photofestival.
“Assenza è il risultato di una nuova ispirazione. Il mio percorso continua. Ho preso dal mio archivio diverse fotografie mai utilizzate e, in un certo senso, questo progetto è la naturale continuazione di Infinite Dynamics perché credo che un essere umano abbia tante dinamiche dentro di sé ma deve avere il coraggio di aprirle e di svilupparle”.
Ma cosa riassume il titolo Assenza? “Assenza parte da una visione e da una percezione che ho da qualche anno e osservo che per diversi motivi la presenza dell’uomo nella sua integrità viene a mancare (ma il Covid non c’entra). È una mancanza di responsabilità da parte dell’uomo. Nessuno si assume la colpa di quello che fa. Dalla politica a tutto il resto con effetto domino. Mancano anche i valori.
È un messaggio che si ricollega anche alla violenza domestica, perché nel momento in cui c’è una violenza, c’è assenza d’amore, di condivisione. Tutto è diventato molto più istintivo, non c’è più una consapevolezza e negli ultimi anni è caduta anche la speranza. Tutto sembra vanificare. Mancando l’uomo viene a mancare anche la sua storia alla fine perché se manca l’uomo è come se non esistesse e quindi rimangono i tratti ma dentro si svuota o se ne vede solo una parte”.
E come si manifesta questa riflessione nel lavoro artistico?
“Si potrebbe dire che è un’assenza di una presenza oppure si può leggere come la presenza di un’assenza. Io tolgo in modo capillare a mia scelta, svuoto le immagini ma non totalmente perché credo ancora nell’essere umano. Per esempio c’è una foto di Roma focalizzata sulle rovine romane e rappresenta la grande storia dell’uomo.
L’uomo è artefice di grandi cose, quindi c’è un tratto di cielo azzurro con un gabbiano che vola nel vuoto”. Il libro in formato album raccoglie 70 lavori con il testo di Gian Ruggero Manzoni e gli interventi sapienti con Photoshop toccano tutte le panoramiche da Milano a Roma, da Londra a Barcellona da Venezia a New York o Parigi, lasciando spazi sospesi a ridisegnare una inedita bellezza, in un gioco tra pieni e vuoti.
“La monografia è stata stampata usando una nuova carta uso mano che arriva dal Sudafrica e si chiama Raw, un prodotto nuovo della cartiera Saffi. Anche il processo di stampa è innovativo, sempre in rotativa ma a Led, cioè la carta viene inchiostrata e un forno a Led provvede a una asciugatura immediata e la carta non assorbe come se fosse spalmata” dice Maurizio Gabbana.
“L’idea è di presentare il libro nella sede della casa editrice a Montebelluna in provincia di Treviso e successivamente a Treviso anche perché, tra l’altro, il Veneto è la terra della mia famiglia”. Tutto il ricavato della vendita di Assenza sarà interamente destinato a sostegno dell’Associazione CAF.
Mariateresa Cerretelli
















Maurizio Gabbana official web site (gabbanamaurizio.it)

Mariateresa Cerretelli
Giornalista e Photo editor, scrive di fotografia, arte e costume per le testate del gruppo Class e collabora con diversi giornali tra i quali The Wall Street International Magazine, Artslife e Popdam Magazine. Si occupa del coordinamento della fotografia per gli Speciali di Bell’Italia, Cairo editore. Da molti anni è curatrice di mostre. Tra le più recenti Wilder mann di Charles Fréger a Lucca e Bianchi Sussurri di Caroline Gavazzi a Milano allo Spaziokappa32. Ha presentato alla Triennale Milano con AFIP, le lectio magistralis dedicate a Gabriele Croppi e Mario Cresci. Dal 2017 coordina gli incontri con i fotografi, dai grandi maestri ai giovani talenti, all’Accademia Filarmonica di Casale Monferrato. Collabora alla realizzazione di progetti editoriali, brochures, presentazioni, installazioni di fotografie e libri. Dal 2000 partecipa a Giurie di fotografia e a Letture Portfoli nei festival italiani. È Presidente del GRIN, il gruppo dei redattori iconografici nazionale.
Photo by Renato Grignaschi
Grazie MariaTeresa è un articolo vero e meraviglioso!
Mostra molto bella presentata in modo eccellente.
Grazie!