“Guardiani d’Eternità” fotografie di EDOARDO PILUTTI Venezia-Mestre, 2019

Guardiani d’Eternità fotografie di Edoardo Pilutti Venezia-Mestre 2019

    Per la cura di Luigi Viola, già docente a Brera e poi all’Accademia di Venezia, avendo rilevato la cattedra che fu di Emilio Vedova, e per la cura di Fausto Raschiatore, pubblicista e studioso di fotografia, si apre la personale di Edoardo Pilutti dal titolo Guardiani d’Eternità.    

    Si tratta di un progetto incentrato sul connubio tra archeologia e contemporaneità, tra il progetto del futuro e la classicità del passato.

    “…Questo passato che si contrappone in maniera assolutamente critica e contestatrice al presente… ”Una frase di Pier Paolo Pasolini che si sente ripetere proprio con la sua voce ogni sabato mattina da Radio 3 RAI, ben si addice alle immagini selezionate per questa esposizione.

    Sono immagini che si distinguono proprio per la giustapposizione fra vestigia del passato e reperti scultorei contemporanei, creazioni dell’artista Igor Mitoraj: corpi bronzei dai quali spuntano delle ali angeliche e talvolta arti o volti altri che s’innestano magicamente sul corpo principale.

    Sono corpi che portano evidenti e tangibili segni di ferite, di mutilazioni, conseguenze di battaglie combattute eroicamente ma perse, o di imprese mitiche e tragiche come quella di Icaro. Ma sono corpi che portano anche presagi di mutazioni, di rinascite.

    Dall’antichità alla contemporaneità, si tratta di eroi di cui ancor oggi abbiamo bisogno tutti, e negarlo non rende un buon servizio alla ricerca di autenticità dell’essere umano e neppure alla sua forma più avanzata di organizzazione politica, cioè alla democrazia: l’importante è che siano dei ed eroi umili, esseri ideali incarnati in grandi sculture dalla parte dell’umanità offesa e sconfitta ma che cerca di risollevarsi per vivere dignitosamente.

    Sono gigantesche figure mitologiche create da uno scultore nato nel 1944 sotto la Germania nazista, da un padre francese prigioniero di guerra e da una madre polacca deportata.

    Stiamo vivendo una fase inquietante dell’evoluzione della civiltà, il cui destino prossimo dipende anche dalla nostra possibile indifferenza o incapacità di capire.

Filosofi, storici, economisti, giuristi, artisti s’interrogano sulla seria crisi di fiducia relativa alla democrazia; crisi che rischia di sfociare in una globale compromissione della libertà personale di espressione.

    Le immagini che ho colto propongono un esempio di dialogo fra la classicità del passato, rappresentata da deserte strutture architettoniche, e creazioni d’arte contemporanea che rimandano al mito, a delle narrazioni su cui si è fondata la civiltà occidentale, narrazioni che non andrebbero dimenticate neppure nell’occuparsi di politica industriale: poiché la memoria è uno strumento fondamentale di riappropriazione culturale e presupposto indispensabile per ogni nuovo avanzamento dell’umanità.

    Nelle mie opere fotografiche ho cercato di immortalare un’atmosfera onirica anche perché è proprio nella dimensione del sogno (che è pure quella privilegiata dalla ricerca psicoanalitica) che a volte si manifestano sorprendenti intuizioni e nuove idee.

Edoardo Pilutti

edoardo.pilutti@gmail.com

Perbacco Cultura

via Daniele Manin 45/a

30174 Venezia-Mestre

tel. 329 2451717

Dal 29 novembre 2019 al 20 gennaio 2020

feriali ore 10 – 22   sabato ore 15 – 22

http://www.photographers.it_edoardo pilutti_fb

Fotografia Fotografia di Edoardo Pilutti

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