“L’Amore diventa rivoluzionario” al PAC di Milano, 2019

L’Amore diventa rivoluzionario al PAC di MILANO

di Edoardo Pilutti

Il Padiglione d’Arte Contemporanea resta aperto tutto agosto (ore 10 – 19.30 dal martedì alla domenica, col biglietto d’ingresso a metà prezzo, solo 4 euro) in attesa del finissage della mostra O AMOR SE FAZ REVOLUCIONARIO (oltre quattrocento opere, dai primi disegni alle ultime installazioni) dell’artista italo-brasiliana Anna Maria Maiolino, nata in Italia nel 1942 ed emigrata con la famiglia prima in Venezuela nel 1954 e poi in Brasile, a Rio de Janeiro, nel 1960. Compiuti studi artistici, vivendo in tempi di tumulti sociali e di sanguinaria dittatura militare, A. M. Maiolino s’inserisce nell’ambiente culturale d’avanguardia, partecipando nel 1967 all’esposizione “Nova Objetividade Brasileira” e firmando la “Declaracao de Principios Basicos da Vanguarda” assieme ad altri artisti di rilievo nazionale.

Nel 1968 si trasferisce a New York dove prosegue studi grafici e ricerca artistica, anche per mezzo di scultura, fotografia e video. Torna a Rio de Janeiro a fine anni Settanta, e, dopo la caduta del regime dittatoriale militare a fine anni Ottanta riprende l’attività artistica vincendo alcuni premi ed iniziando una serie di esposizioni che da San Paolo la porteranno a New York, a Miami, a Barcellona a Kassel (Documenta 13), in Corea del Sud, a Milano (La Grande Madre, Palazzo Reale, 2015, e Arts and Food, Triennale, 2015), a Los Angeles e a Lione, oltre che a Roma e a Madrid.

Traendo ispirazione dall’immaginario femminile e dall’esperienza di una dittatura repressiva e censoria (quella instauratasi in Brasile dal 1964 al 1984 per un ventennio), la Maiolino ha realizzato opere piene di energia che fondono insieme la creatività italiana e la ricerca delle avanguardie brasiliane.

L’opera di A. M. Maiolino è attraversata dal tema dell’amore (per la terra d’origine e per quella d’adozione, per la sua famiglia e per il suo lavoro), e si dipana indagando i rapporti umani, le difficoltà comunicative, l’ambiguità del linguaggio, sempre in bilico tra fisicità e spiritualità.

Il titolo dell’esposizione O AMOR SE FAZ RIVOLUCIONARIO si riferisce ad un’installazione progettata ma non ancora realizzata sulla incessante protesta delle madri di giovani argentini dissidenti o sospettati, assassinati e fatti scomparire dal regime dittatoriale argentino fra il 1976 ed il 1983, gettandone i corpi anche da aerei militari tra l’estuario del Rio de la Plata e l’oceano Atlantico: le Madri de Plaza de Majo, di Buenos Aires. In un’intervista presente in mostra attraverso un video di 7 minuti, la Maiolino afferma che in quel caso l’amore materno è stato in grado di cambiare la storia.

Domenica 1°settembre alle ore 17.00 vi sarà la prima parte del finissage: Agnese Gazzera, giornalista professionista, presenta il suo libro Marielle, presente! dedicato all’attivista politica Marielle Franco assassinata a Rio de Janeiro nel 2018. Partecipa Marie Moïse, attivista, dottoranda in Filosofia politica all’Università di Padova e Tolosa.

Alle 18.00 il curatore Diego Sileo guiderà personalmente una visita del pubblico alle 400 opere di Anna Maria Maiolino presenti al PAC.

Lunedì 2 settembre alle 21.00 vi sarà la seconda parte della chiusura della mostra: la cantante Malika Ayane si esibirà in una performance non solo canora nelle sale del PAC. Dopo una presentazione del curatore Diego Sileo, la cantante accosterà la poetica del le sue canzoni alle opere di A. M. Maiolino; quindi si potrà visitare l’esposizione per l’ultima volta prima che venga trasferita alla Whitechapel di Londra.

Malika Ayane (Milano 1984) ha esordito col suo primo album discografico nel 2008, affiancando l’attività di cantautrice a quella di attrice cinematografica (coi registi Paolo Virzì e Federico Brugia) e teatrale, oltre che a quella di autrice e conduttrice radiofonica (RAI RADIO 2), ricevendo vari riconoscimenti (16 dischi di platino e 8 d’oro) nonché partecipando al festival di Sanremo per ben quattro volte tra il 2009 ed il 2014.

Informazioni:     pacmilano.it     @pacmilano   02 88446359

 

testo e fotografie di Edoardo Pilutti                   edoardo.pilutti@gmail.com

 

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