ENNIO BENCINI 2023

Simbolismi

Ennio Bencini nasce a Forlì nel 1942 da genitori toscani. Il padre, Natale Bencini, è un apprezzato pittore della tradizione post-macchiaiola. Presto la famiglia si trasferisce ad Arezzo. In Toscana avviene la sua formazione culturale.

Ha frequentato l’Istituto d’Arte di Arezzo, qui riscopre la sua vera vocazione e si distingue per la sua attitudine al disegno. Nel 1962, dopo il diploma, consegue l’abilitazione all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte nelle scuole statali. Inizia così la sua carriera divisa tra pittura e insegnamento.


Io sono principalmente simbolista e tramite i simboli, riesco a definire la storia della vita con tutti i sentimenti negativi o positivi, il tutto con grande sintesi. Solitamente nei miei disegni, divido il foglio con una linea di mare azzurro per mettere in evidenza cielo e terra.

I temi da me trattati sono laici e sacri. In quelli sacri, uso tutti i simboli che riguardano la via Crucis di nostro Signore, come CHIODI e SPINE. in essi, do valore alla “Crocifissione” e alla passione di Cristo tra tenebre e luce.

Nei temi laici, uso simboli che sottolineano tutto il dualismo che riguarda l’uomo: il bene ed il male; il buono e il cattivo; la forza e la debolezza; la bontà e la cattiveria.

Tutto questo, lo pongo sulla terra, mentre nello spazio etereo del cielo, uso mettere tre simboli chiave del tempo che trascorre: il sole quale elemento di calore, luce, vita come inizio alla vita, mentre la Luna, determina la sua decaduta, come tramonto alla sua esistenza.

L’elemento descritto, con l’avvento dell’Eclissi, è di per sé il dubbio, della non certezza, di una buona riuscita, a quanto fatto o pensato. Uso anche il simbolo dell’alfa e dell’omega, come inizio e fine.

Per quanto riguarda la bellezza, uso mettere nel cielo l’arcobaleno, un simbolo poetico e di respiro mentale. Mentre in terra, sovente metto ciò che riguarda la natura, come alberi o architetture idealizzate.

Uso pure vocaboli come più e meno, simboli quotidiani di uso corrente e anche Si, forse No, e il Punto interrogativo quale simbolo chiave di grande incertezza sulla Verità. Per quanto riguardano i sentimenti e le sensazioni che albergano in noi, ho usato il simbolo della Spirale, come continuità del pensiero e delle azioni.

Mentre usare due spirali che si incontrano, significa unirsi, incontrarsi o viceversa. Nel cielo, ho usato il simbolo dell’infinito, rappresentato con la forma di un otto messo in orizzontale.

Questo per indicare la continuità del pensiero, del sogno, dei sentimenti. In me, riconosco che i simboli sono frequenti, e mi mettono in condizione di sentirmi unito a tutto ciò che c’è di buono e di cattivo nel mondo.

Ennio Bencini

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7 Comments Lascia un commento

    • Complimenti vivissimi, Ennio!!! Apprezzo da sempre ogni tua singola Opera, la Tua Arte è Unica ed inconfondibile, un Viaggio infinito nell’inesprimibile!!! Grazie!!!

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